giovedì 13 marzo 2014
KICK ASS franchise
Opera dal titolo raffinato questa.
Sotto la crosta di parolacce, violenza e sangue, c'è la denuncia sociale nel fumetto di Mark Millar e JRJR. Aspetto che in parte si è voluto conservare anche nei films, ma che, non osando mettere in scena in maniera fedele il comic, scadono nella retorica in favore di un animo più comico e di un target più giovane.
Mentre nel fumetto le vicende del loser Dave, ragazzo mediocre e pusillanime, spronano ad abbandonare una vita apatica e alienata verso il degrado sociale, nelle trasposizioni cinematografiche il messaggio perde di forza.
Il Dave di celluloide, stereotipo del perdente codardo, si contrappone al Dave di pellicola che è invece un frodo in versione steroidi, buffo ma piuttosto cool per certi versi. Se il primo lo prenderesti a bastonate sulle gengive per quanto è inutile, il secondo lo vorresti come migliore amico; ma Dave fumetto rende molto più potente il messaggio che sta alla base della sua rinascita come Kick-Ass.
I film sono divertenti, ma i fumetti sono un vero pugno nello stomaco!
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