Tommaso c'è! Affiancare a Ethan una squadra e rendere la serie meno Cruise (ego)centrica è stata una scelta azzeccata; così come aver ingaggiato Simon Pegg ha dato un tocco di humor british che rende i film meno seriosi senza risultare stupidi. La saga invecchia bene come Tom del resto, che è un po' la fenice di hollywood. Ogni volta che fa una vaccata e sembra finito torna alla ribalta pronto per un altro mission impossible e nuove scene folli senza stuntman. Quest'ultima missione ha un buon ritmo, un buon montaggio ed è quindi divertente. Forse quello che manca è uno sceneggiatore brillante che osi un po' e non si limiti a reiterare sempre gli stessi stereotipi.
... o per meglio dire: alla fine ritornano tutti prima o poi. E così, dopo Twin Peaks, un'altra serie storica si appresta a tornare. Daje che dalla vacca qualcosa ancora riusciamo a mungere. Sperem.
Gli strategici sono il male. Assassini di vita sociale e rapporti familiari. Per questo motivo non ne ho mai avuto a che fare più di tanto. Questo però l'ho giocato e apprezzato. Programmato veramente bene, ha un tutorial molto chiaro per i rospi come me non avvezzi al genere. Essendo abituato a titoli molto narrativi per me è difficile portare avanti per molto tempo un gioco del genere; per questo non posso certo dire di averlo sviscerato a dovere, anche perché il cell non è adatto a sessioni prolungate. Comunque fin da subito è chiaro che non si va avanti senza aver programmato l'evolvere del Vault con attenzione, quindi il fatto che sia un gioco per smartphone non vuol dire che sia per utenti casual. Presenti gli imprescindibili acquisti in-app, ma non sono obbligatori e il gioco è perfettamente godibile senza. Graficamente poi è "sciccoso assai" e senza cali di frame rate. Non mi è mai capitato che crashasse anche se sul mio note3 scalda e consuma molto. Fortemente consigliato agli amanti del genere e non solo.
E' di nuovo il turno dello special annuale di DD. Un po' di cose sono cambiate a partire dalla grafica della testata. Per questa nuova edizione si è scelto la cotinuity de "il pianeta dei morti" di Bilotta, che se da un lato trova una collocazione fissa, dall'altro costringe i lettori ad aspettare un anno intero per sapere come continua la storia. Apprezzabile il fatto di poter fruire dell'albo anche sena aver letto i precedenti capitoli (si possono però recuperare con il volume "Cronache del Pianeta dei Morti" edito dalla Bao), segnando di fatto un nuovo punto di inizio per la saga e per la testata. La storia, disegnata dall'ottimo Casertano (comunque non tra i miei preferiti), giova non poco delle 160 pagine a disposizione; infatti ha un ritmo perfetto dove niente e affrettato ma piuttosto raccontato con maestria. Bellissima la copertina di Carnevale. Un'altra tacca sulla cintura di Recchioni.
Mea culpa per non aver ancora visto il trio degli ultimi. Inconsciamente volevo ritardare la fine di un'era. Non accettavo che tutto fosse finito così all'improvviso. Sto parlando degli ultimi film dello studio Ghibli. L'ultimo di Miyazaki, l'ultimo di Takahata e questo, l'ultimo dello studio. Forse.
Dopo il colpo di spugna all'universo espanso, la casa del topo si è messa di buona lena a sfornare prodotti canonici per montare l'hype prima del ritorno al cinema. Certo che se tutti i prodotti fossero come questo non ci sarebbe da lamentarsi. SWR è sicuramente meglio di The Clone Wars, sebbene sia comunque orientato ad un pubblico più giovane. Le tematiche sono interessanti, ma poco approfondite. Lo stile grafico non mi fa impazzire pur essendo funzionale. La serie gioca molto sul farci credere che da un momento all'altro vedremo Vader irrompere sullo schermo, senza mai accontentarci, tranne nel finale di stagione. Nonostante questo l'inquisitore è un discreto sostituto e ben bilanciato col Jedi Kanan. Il ritmo si alza di episodio in episodio e forse quello che manca è un po' di epicità. La durata di 20 minuti può sembrare poca, ma evita cali il ritmo, così come la scelta di stagioni da 14 puntate ci risparmia noiosi filler. Per la seconda stagione mi aspetto qualche dipartita perché il finale lo sappiamo e la Disney non può scappare. p.s. Sto provando in questi giorni anche Star Wars: Insurrezione, ma è ancora presto per parlarne.
Potrei star qui a menarvela con la rima e la fava, ma oramai sono fuori tempo massimo e son qui solo per dire a quelli che non l'hanno ancora visto di recuperarlo perché è il miglior cinecomic di sempre. Scanzonato con un protagonista strafottente, un villain purtroppo riuscito solo a metà, folle nei personaggi, colorato, esuberante; e mo basta con gli aggettivi che mi vien la nausea. Non è che ci sia molto da dire infondo, non sono film con chissà quale profondità o messaggio; perciò essendo divertente non ha bisogno di nient'altro. E poi le battutine non sono irritanti una volta tanto. Di questi vogliamo i seguiti non di Ghostbuster.
C'è bisogno di commentare? Vi basti sapere che oltre a Frank Miller, ovviamente, ci saranno: Brian Azzarello, Andy Kubert, e Klaus Janson. Per l'occasione verranno stampate 30 variant cover... americani...
Certe volte mi voglio male e mi infliggo delle punizioni senza motivo, come guardare dei film cani che più cani non si può. Ma dico io: vuoi fare il film su Dead Rising? Fallo, ma non prenderti sul serio diamine! Non è che fa schifo sto film intendiamoci, ma è inutile; talmente anonimo che manco Jon Doe. Passi che prendi quattro attori sconosciuti per risparmiare, ma il festival del cliché te lo puoi evitare. Ed è pure lungo. Il fatto è che si prende talmente sul serio che ci infila due o tre critiche morali e anche queste sono straabusate. Musiche melodrammatiche e momenti WTF a gogo chiudono il cerchio. Peccato perché il vg era trashissimo e sborone all'inverosimile, grottescamente violento e ironico. Insomma uno dei più cool della scorsa stagione; recuperatevi quello se non l'avete giocato che è meglio (cit.).
Parte come un thriller, si trasforma in un horror, ma alla fine è un film di fantascienza. E' un po' indeciso però anche fascinoso; ti tiene in sospeso fino alla fine con discrete scene d'azione e un finale a sorpresa che non guasta. Un po' furbetto, semina indizi e interrogativi a cui poi non da risposta, in pieno stile Lost. Qualche WTF sparso qua e là non rovinano la visione. consigliato dai.
Che bello tornare dalle vacanze e trovare a casa un pacco con dentro un'orgia di lego! Partiamo subito dal pezzo forte: appena è stato annunciato ho pensato che doveva essere mio. Wall-E!
Questo secondo numero conferma le impressioni del primo. Ancora una volta spettacolare la copertina di Mattina (XD). Orlandini da il meglio di se nei campi lunghi, ma continua a stentare nei volti. Molto belli i colori, sopratutto nei flashback, con l'azzeccata scelta della predominanza arancione. La storia stenta a decollare con un spiegone (Doc cosa mi combini? Non li odiavi?) verso la metà dell'albo. La narrazione non è molto chiara, risultando frammentata; colpa, ancora una volta, delle poche pagine a disposizione. Per un giudizio definitivo è presto ovviamente, quindi aspettiamo con impazienza la prossima uscita.
Ed eccoci al giro di boa. Un anno è passato dallo spartiacque che è stato Spazio profondo e molte cose sono cambiate: un nuovo ispettore, un nuovo cattivo, un po' di tecnologia e nuove sottotrame. Ritroviamo Nicola Mari ai disegni che anche questa volta da un'ottima prova; mi piace molto questo disegnatore col suo stile particolare che rende benissimo sia a colori che in bianco e nero. La Baraldi imbastisce una buona trama che però si dilunga un po' troppo in alcuni punti e ha bisogno di uno spiegone finale di cui si poteva fare a meno. Anche il finale non si capisce se voglia essere ironico o cosa, sta di fatto che sembra stato essere aggiunto in un secondo momento in maniera posticcia. Nel complesso è comunque un buon numero. Seriamo che nell'anno che verrà si sviluppi un po' di più la trama orizzontale.
Come al solito squadra che vince non si cambia, ma tutto sommato se il risultato è questo non ci si può lamentare. Stesse atmosfere e stesse meccaniche. Le stanze sono più articolate, però mi è sembrato più semplice del primo. La storia è di nuovo raccontata attraverso brevi filmati e lettere sparse in giro per le ambientazioni. Insomma se vi è piaciuto il primo vi piacerà anche questo, altrimenti non sarà certo il capitolo che vi farà cambiare idea.
Lo so che quando sentite i nomi di Nicolas Cage e Damon Lindelof vi tremano le gambe ma riuscite a scappare comunque a gambe levate e avete ragione per carità; però io nutro un po' di amore/odio verso di loro e a ogni nuovo lavoro gli concedo l'ultima possibilità. Aggiungiamo alla partita anche quei matti di James Franco, Seth Rogen & Co. per un sfida all'ultima apocalisse.
