Torna Nora l'immortale e torna la coppia Brindisi/Barbato, che quasi un anno fa (n°338) ci aveva sorpreso con l'ottima Mai più, ispettore Bloch.
Brindisi e sempre bravo e convince nonostante non abbia uno stile originale, ma le sue espressioni facciali sono molto belle e alcune vignette, come quella di pag 84, sono veramente spettacolari.
La Barbato scrive un'ottima sceneggiatura, perfetta nel ritmo e con una caratterizzazione dei personaggi precisa anche in poche sequenze. La storia poi è avvincente e sostenuta dai dei dialoghi studiati con cura. Bello il finale anche se non ho capito per quale motivo Dylan si porta dietro quelle cose nella borsa; sembra un espediente narrativo un po' forzato.
Un albo pressoché perfetto e un buon auspicio per il secondo anno del nuovo corso. Non vedo l'ora del prossimo albo tutto a colori!
p.s. anche questa volta la copertina di Stano non mi è piaciuta. Un po' sotto tono ultimamente.
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