Oggi inizia l'avventura di Morgan Lost: il nuovo pargolo di casa Bonelli. Del genere Ucronia (wikipedia è li apposta se non sapete cos'è) con forte orientamento al Thriller. C'è 'sto tizio dal passato tragico che fa il cacciatore di taglie in un mondo in cui i serial killer sono osannati come delle celebrità (non così distante dalla realtà no?!), in una città dove non c'è quasi mai il sole. Siamo negli anni '50, ma più tecnologici e freddi di quelli della storia reale e Morgan si muove per le strade agitato dai suoi demoni interiori e il suo triste passato (appunto).
C'è molto del corvo in questo personaggio e molta Sin City in questa città. Cinematografico fin nel midollo e Chieverotti non nè fa certo mistero ma, giustamente, piuttosto un vanto. E' sicuramente un pregio quando si trae ispirazione da un altro medium e lo si fa con cognizione di causa. Ogni albo sarà strutturato come un film ad eccezione dei primi due che conterranno una storia unica. Scelta giusta per introdurre il protagonista e il suo mondo con la dovuta calma.
Buona intuizione quella della tricromia, dona alle tavole la giusta atmosfera, anche se alcuni dettagli paiono inutilmente rossi quasi a voler per forza inserire un elemento colorato in ogni vignetta. Dove funziona di più è nel gioco di luci. I dialoghi per ora sono nella media e alcune volte un po' macchinosi, sopratutto nei pensieri con frasi del tipo: adesso faccio così, dopo faccio cosà. I disegni invece sono molto belli, molto espressivi e dettagliati. Anche la copertina colpisce per la sua atipicità rispetto alla tradizione Bonelli.
Un buon inizio, ma spero che nel numero due la storia ingrani definitivamente.
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