Nove anni. Tanti sono passati dall'ultima volta che Sclavi ha scritto DD. Un lungo silenzio rotto da un'assordante bianco. La luce di un nuovo giorno per Tiziano? Questo ora non possiamo dirlo; per ora limitiamoci a leggere il nuovo albo e a commentarlo. Anche se è molto difficile giudicare questa storia. E' una buona storia per carità, ma tra le sue righe traspare troppo il suo carattere catartico per l'autore. E' anche questo (come altri recenti sotto la guida Recchioniana) un meta-fumetto. La sua importanza, nell'universo di DD, può essere molto alta se alcuni avvenimenti della storia verranno portati avanti nei prossimi numeri e porteranno a dei veri e interessanti cambiamenti nella trama orizzontale della testata, altrimenti sarà un dei soliti fuochi di paglia (ma col Recchia dietro le quinte ne dubito) e la montagna avrà partorito il solito topolino.
Io scendo qui grazie.
Basta spam, basta promozione selvaggia sui social, basta perdere tempo a pubblicizzare il blog. Esco da questo circolo vizioso succhiatempo.
Non che mi sia impegnato chissà che parliamoci chiaro, ma l'altro giorno leggevo dei post su "come avere un blog di successo", già una cosa triste di per se. Il comune denominatore di quegli articoli era l'elemosina che centesimo dopo centesimo ti porterebbe ad avere uno zoccolo duro di lettori. Ora non è che non voglia impegnarmi o robe del genere ma la mia riflessione è questa: alla fine non è mica il mio lavoro e vale la pena spendere ore e ore in una maniera così patetica per un briciolo di popolarità? Ma poi mi interessa raggiungere quel tipo di risultato?
E allora no grazie, esco dal gruppo e continuo a scrivere per puro piacere. In fondo questo blog è nato anche per tenermi allenato nella scrittura e impormi la sintesi estrema dei concetti.
Credo che affiderò le notifiche ai compilatori automatici quando avrò tempo e voglia di mettermi lì a vedere come funzionano (devo ricordarmi di accendere un cero a chi li ha creati insieme a quello per l'inventore del navigatore satellitare).
Perciò bando alle ciance che di cose da scrivere ce ne sono ancora tante e l'elenco delle bozze continua ad allungarsi.
Buona lettura cari amici.
Fletto i muscoli e sono nel vuoto.
Miniserie, studiata apposta per permettere a chi non ha mai letto NN di saltare sul treno in corsa, che rinarra e amplia una serie di accadimenti molto importanti del personaggio, avvenuti sui numeri 18 e 19 della serie regolare. E devo dire che per me ha funzionato benissimo, infatti lasciato Morgan Lost mi appresto a iniziare NN partendo da questa miniserie e dal numero 300. Oltre a questo ovviamente ho recuperato gli albi principali e più belli (a detta della rete) che leggerò alla luce, appunto, di questa mini e delle altre due che dovrebbero seguire. Perciò se volete cominciare a leggere le avventure di questo eroe Bonelli vi consiglio caldamente di iniziare da qui, anche perché le sceneggiature di Vigna e i disegni di De Angelis sono un vero piacere fantascentifico.
La storia del più grande colpo di... "fortuna" mai avvenuto. Dopo il macello dello tsunami del 2004 in India, una famiglia viene separata da tonnellate di acqua e fango. Riusciranno a ritrovarsi?
La risposta sembrerebbe dannatamente stucchevole e scontata se non fosse che questa è una storia veramente vera.
Per quanto possa essere romanzata la vicenda, rimane il fatto che gli avvenimenti principali sono quelli. E' questa la forza del film, che di per se non sarebbe niente di speciale se lo stupore di saperlo vero non accompagnasse tutta la visione. Bravo è stato anche il regista che con maestria sfrutta una sceneggiatura classica dei film di piangere.
Buona prova degli attori, sopratutto della Watts che recita con molto trasporto e convinzione; McGregor fa il suo ma non sembra molto a suo agio con la parte. Bravo anche Holland (il futuro Spidey).
Consiglio di recuperarlo anche per gli effetti speciali dello tsunami.
Sono uscito abbastanza deluso dal cinema, perché speravo fosse almeno una sequenza di gag comiche alla minions, invece gli autori ci hanno infilato un abbozzo di trama con la solita morale del cavolo e i protagonisti alla Red e Toby nemiciamicici.
Perlomeno ai bambini è piaciucchiato, nonostante le gag banali; per fortuna ci hanno risparmiato le solite scorregge e rutti. Tecnicamente poi non è niente di che. Abbiamo ripiegato su questo perché non siamo riusciti ad andare a vedere Dory. Consigliato solo con bambini fino a massimo dieci anni.
Ho resistito ad andare sulla pagina Wikipedia di Escobar per non spoilerarmi la storia di questa seconda stagione e la mia ignoranza è stata ripagata XD.
Ora che è finita però, è d'obbligo verificarne l'attendibilità e colmare questa lacuna nella conoscenza della storia contemporanea. La docu-fiction di Netflix è un ottimo prodotto: istruttivo, affascinante, controverso e intrigante. Certo non tutte le puntate sono super avvincenti, ma nella visione globale ogni episodio da il suo contributo nel raccontare la storia. Non tradisce le aspettative pur non potendo contare sul fattore novità dell'esordio, ma rimane consigliatissima a tutti. Spero che la terza tratti un altro trafficante e non un gruppo di un cartello, ma il cliffhanger finale fa presagire proprio la seconda ipotesi.
In realtà è già uscito il 4 ma non l'ho ancora letto quindi parlerò del terzo numero. Difficile da valutare questo albo perché da un lato è un'occasione, per chi non possiede la collana del corriere con tutto Gottfredson, di leggere delle storie fondamentali, accettando però il compromesso del rimontaggio delle tavole; dall'altro chi già possiede quelle storie ha ben pochi motivi di ricomprarle. Tranne forse il formato più grande e la migliore fattura della testata (non rispetto all'edizione corriere però, che rimane la migliore in italiano). E' comunque consigliato (quasi obbligato) l'acquisto a chi non conosce l'autore e non ha mai letto le sue avventure.
Questa settimana sono usciti un sacco di trailer interessanti: il terzo film su Wolverine, il secondo Guardians of the Galaxy, Arrival e Red Dead Redemption 2. Il primo sembra preso di peso da Vecchio Logan (saga "fine di mondo" pillolata qui) e questo è un bene. Per quanto riguarda GOTG 2 non è che si veda poi molto, tranne che sembra più grosso e più cattivo del primo. Arrival, film sugli omini verdi (forse), che promette veramente bene. E infine l'attesissimo RDR 2; anche qui si vede poco, ma Rockstar gode di fiducia incondizionata perciò quei paesaggi, quella musica e quei personaggi già bastano a fa salire l'hype a mille. Video dopo il salto.
La tanto chiacchierata nuova console Nintendo è stata finalmente svelata. Come si vociferava è una console ibrida che permette di essere utilizzata in varie configurazioni e situazioni. L'idea, come al solito per N, è fantastica, ma sarà vincente? Questo è tutto da vedere perché ormai sono diverse generazioni che parte con molte software house che voglio svilupparci sopra e poi finisce a fare giochi da sola. Speriamo in bene e sopratutto in un hardware adeguato ad un prezzo competitivo. Video ufficiale dopo il salto e dopo se volete ne parliamo.
Parodia riuscitissima questa di Moby Dick, con dei disegni spettacolari di Mottura, che in questo formato sono una vera gioia per gli occhi. Non è però da sottovalutare il grande lavoro di colorazione di Mirka Andolfo (peccato non venga citata in copertina) che da un grande contributo al risultato finale. Artibani in 72 tavole riesce perfettamente a rendere la storia completa in tutte le sue parti, usando i personaggi in modo da adattarli al romanzo, ma senza snaturarli, proprio come dovrebbe essere una parodia disney fatto con criterio. Ognuno trova la una sua naturale collocazione all'interno della sceneggiatura, sopratutto Zio Paperone con l'idea geniale della moneta. Insomma: imperdibile e stra-consigliato.
Con me gli albi speciali a colori hanno vittoria facile, esercitano un fascino troppo forte per rimanere indifferente. E' così che ho acquistato il mio primo Nathan Never: il 300. E non è finita lì ovviamente, ma adesso parliamo di questo.
Con i disegni di De Angelis e la storia di Vigna, abbiamo un albo realizzato ottimamente in ogni parte. Un meta-fumetto che non disorienterà troppo il neofita e stuzzicherà, con un po' di fan service, il lettore più navigato. Consigliato più che altro ai nuovi lettori, non credo che sarà il numero che farà riaffezionare i vecchi seguaci. Dopo per me sono venuti Anno Zero, il 304, gli albi più importanti e i giganti, ma questa è un'altra storia.
Nella mia personale ricerca di romanzi "fine di mondo" ho recentemente letto questo di Ballard. Pieno di idee originali e personaggi sopra le righe è una buona lettura per tutti gli appassionati, anche se alcuni aspetti potrebbero non piacere a tutti. La trama sembra non portare da nessuna parte, quanto piuttosto seguire un breve avvenimento nella vita dei personaggi. Ci sono pochissime informazioni riguardo alla situazione del mondo e in genere benché si intuisca un lavoro di costruzione attento il tutto viene poco sfruttato. Non vi sono inoltre che poche riflessioni e soltanto una veramente interessante, ma per niente approfondita. Il romanzo non è molto lungo e forse avrebbe trovato meglio la sua dimensione in forma di racconto. Il finale è abbastanza inconcludente. Detta così sembrerebbe che non mi sia piaciuto, ma nel complesso lo consiglio, ma solo a chi è fortemente interessato al genere.
Per la sinossi mi venivano solo brutti aggettivi per descrivere la Juric quindi lasciamo perdere XD.
Primo numero della miniserie di Orfani dedicata alla Juric.
Un villain veramente carismatico e caratterizzato in maniera eccellente, forse uno dei pochi personaggi veramente tridimensionali e coerenti dell'intera serie. Questa miniserie infatti rafforza l'idea di un personaggio ricco di sfaccettature e dall'ambiguità misteriosa. L'albo fa luce su parte dell'evoluzione del personaggio, tenuta nascosta fino a questo momento.
E' una mini dal piglio diverso rispetto alla serie regolare; molto più introspettiva e priva di azione. Pane per i denti della Barbato, una sicurezza assoluta che difficilmente sbaglia un colpo. Per ora promossa a pieni voti, anche meglio della serie principale.
L'unico nero rimasto sulla terra è arrabbiato come la sua pelle e se ne va in giro a menar mani come se non ci fosse un domani. E' un po' scorbutico, ma non gli si può dare torto dato che tutti vogliono quello che si porta appresso.
Recuperiamo il libro di Eli, Codice Genesi in italia :-/
Zucchero nel letto a chi decide i titoli.
Ovviamente si svolge in America, perché lo sappiamo che tutte le cose importanti succedono li.
l'ambientazione c'è, così come i costumi e la fotografia; pure il soggetto e la sceneggiatura non sono male. Danzel e Oldman bravi come al solito, rimane incomprensibile la scelta della Kunis che quando fa la dura è credibile come Sid dell'era glaciale.
Lo promuovo sopratutto per il soggetto che mi è piaciuto molto e credo che i patiti del post apocalittico debbano vederlo.
Ci siamo quasi, il primo spin-off di SW è alle porte e ovviamente arriva il trailerone finalone superfigo. E in tutto questo poteva mancare lui? Certo che no! Il nostro amatissimo Nicola Cane. Video dopo il salto.
Volete provare la VR ma non avete una lira? Potreste crearvi un Google Cardboard che è supereconomico, ma non è così semplice e in ogni caso è uno sbatti mica da ridere. E allora che fare? Semplice! Chi meglio dei Cinesi sa fare robe copiate economiche? Nessuno ovviamente.
Mi sono sempre sentito intimorito da Tex, perché è un personaggio storico del fumetto italiano. Certo la mole di numeri e storie non aiutano l'approccio di un nuovo lettore e anche il genere è legato a "ragazzi" un pelo più grandi di me. Per dire: ho iniziato a leggere fumetti "seriamente" dall'uscita di Dragonball, prima solo Disney.
Quando il Doc (Antro Atomico del Doc) ha consigliato Frontera! non ho resistito ed è partito l'ordine su Amazon.
L'albo è un cartonato di 50 pagine, di buona fattura, è disegnato divinamente da Mario Alberti e sceneggiato altrettanto bene da Mauro Boselli. Ne risulta un piccolo gioiellino da tenere in libreria. Il soggetto non è poi così originale ma la sceneggiatura precisa e brillante riesce in poche pagine a non farsi mancare niente.
Insomma non potevo iniziare meglio di così la mia avventura con il Ranger. Da lì a prendere il numero seguente di questa nuova collana, Sfida nel montana, il passo è stato breve.
Anche in questo dodicesimo numero il finale vanifica un seppur buon albo; non eccezionale, ma comunque discreto, riusciva a mantenere una certa tensione, cancellata poi da una chiusura col solito spiegone lunghissimo e noiosissimo reso necessario dalla pessima sceneggiatura. E così dopo un anno di alti e bassi è arrivato per me l'ora di salutare il cacciatore di taglie mascherato.
E' stato un anno che ha visto si buone cose, come il concept e alcune storie, ma che nel complesso risulta deludente. Chissà forse è un arrivederci a quando Chiaverotti lascerà le redini a qualcuno di più giovane e moderno, perché il personaggio e sopratutto la città di New Heliopolis meritano di essere sfruttate meglio.
Ancora trailer: il tamarro John Wick 2 che col primo aveva sorpreso, proponendo un action puro senza pretese ma girato bene e il trailer della terza stagione di Black Mirror; salvata in corner dall'oblio da Netflix. Serie antologica, consigliatissima, di cui non vedo l'ora di vedere questa nuova stagione. Video dopo il salto.
Hanno uscito il trailer della seconda stagione di Voltron legendary defender e del nuovo film di Nicola Cane. Commentiamoli dopo il salto.
Iniziano ad arrivare le prime informazioni concrete sul sequel penso più temuto della storia del cinema.
Sono infatti stati annunciati il titolo e la data di uscita della pellicola.
Si chiamerà BLADE RUNNER 2049 (come sappiamo sarà ambientato 30 anni dopo il primo) e uscirà il 6 ottobre 2017. Bhè abbiamo ancora un anno prima che il mondo esploda.
Ci siamo ragazzi! La serie di Nolan fratello è iniziata!
Dopo averci lasciati orfani di Person of Interest, Nolan2 non è stato con le mani in mano e ritorna con questa serie fantascientifica tratta dal film di Crichton.
Un cast stellare tra i quali figura Ser Hopkins, per un'idea che mi pare molto interessante. Superfighi gli effetti speciali per la creazione dei robot. Il primo episodio da 68 minuti, diretto dallo stesso Nolan, è molto buono. Belle scenografie e costumi.
Insomma un grande inizio; vedremo se sono riusciti a mantenere questa qualità per tutta la stagione.
Lepin, clone cinese di Lego, è inarrestabile. Ho ordinato la capsula di salvataggio di Star Wars (75136), la quale mi è arrivata in venti giorni pagandola 8€ spedita a fronte dei 30€ più spese dell'originale.
Facile capire il perché di tanto successo: rapporto qualità/prezzo altissimo su set praticamente identici agli originali. Ma vediamoli nel dettaglio.
E così è uscito finalmente l'albo del trentennale. Nell'attesa che mi arrivi da mamma Amazon Mater Morbi (puntata precedente scritta sempre dal Recchia) e giudicarlo per la continuity, vediamo un po' se vale la pena comprarlo come numero a se.
Già solo per gli spettacolari disegni pittorici di Cavenago sarebbe da prendere a occhi chiusi, ma la sceneggiatura di Recchioni merita altrettanta attenzione. Diviso tra passato e futuro pone le basi per la fantomatica fase tre, svelando anche alcuni retroscena del passato di Dylan. Torna quindi non solo Mater Morbi ma anche John Ghost, più criptico che mai. Promossisimo da rileggere più volte.
Questo mese ho preso anche il mio primo Zagor (pillola dedicata in arrivo) perché c'è un forte collegamento con Dylan Dog; da prendere se vi interessa la trama orizzontale della serie.
