Nessuno ne sentiva il bisogno e siamo d'accordo, ma alla fine l'hanno fatto, quindi cerchiamo di capire se vale la pena vederlo.
Andate al cinema solo se vi interessano gli effetti speciali (ma per questo aspetto io sceglierei Pixels), altrimenti va benissimo la visione a casa. Chi si è comprato i diritti della saga ovviamente l'ha fatto solo per guadagnarci più soldi possibili, ma diciamo che tutto sommato l'ha fatto con un certo criterio e abbastanza cognizione di causa. Questo ennesimo sequel/reboot segue la stessa strada di Jurassic World, ma è più rispettoso della fanbase e del pubblico al contrario del film della Universal. Swarzy vecchio (ma non obsoleto...) funziona ed è abbastanza credibile nonostante non abbia più la presenza scenica di una volta (e vorrei vedere a 68 anni suonati!). Quello che proprio non va è Jai Courtney; ma che faccia da manzo americano cià?! Proprio pessimo. La Clarke si impegna, ma non è proprio il ruolo per lei poverina. Buono il Clarke maschio invece.
Dai, si lascia guardare e ha l'umiltà di non tentare ad avvicinarsi ai primi due che sono su un altro pianeta.
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venerdì 14 agosto 2015
TERMINATOR GENISYS
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martedì 4 agosto 2015
MAGGIE (perché mi rifiuto di chiamarlo Contagious - Epidemia mortale)
Persino gli insaziabili come me oramai ne hanno piene le siffatte ciuffole degli zombie, ma era inevitabile con una tale saturazione del genere.
Questo perlomeno cerca di vedere l'argomento da un altro punto di vista, un po' come la serie In the Flesh. Il nostro caro Arnoldo si cimenta in un ruolo non facile per la sua faccia di marmo, ma diciamo che se la cava abbastanza bene e le rughe in questo caso aiutano. Tutto ruota attorno alla trasformazione della figlia e alla decisione se portarla o meno in un centro di quarantena. Il film non è male ma soffre un po' di mordente e vorrebbe emozionare con i sentimenti. Il problema è che non ci riesce appieno a causa dei dialoghi che non hanno la giusta intensità. Merita comunque la visione, se non altro per la bella fotografia.
Questo perlomeno cerca di vedere l'argomento da un altro punto di vista, un po' come la serie In the Flesh. Il nostro caro Arnoldo si cimenta in un ruolo non facile per la sua faccia di marmo, ma diciamo che se la cava abbastanza bene e le rughe in questo caso aiutano. Tutto ruota attorno alla trasformazione della figlia e alla decisione se portarla o meno in un centro di quarantena. Il film non è male ma soffre un po' di mordente e vorrebbe emozionare con i sentimenti. Il problema è che non ci riesce appieno a causa dei dialoghi che non hanno la giusta intensità. Merita comunque la visione, se non altro per la bella fotografia.
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