Delle Amiche nerd e simpatiche come il mio cane quando si gratta il sedere nell'erba, realizzano il sogno di una vita: catturare Casper.
Mistero risolto: è un reboot. Volevo tanto andare al cinema e tornare a casa per scrivere un post controtendenza che promuovesse il terzo acchiappafatasmi, ma non ce la faccio. Eppure secondo me i presupposti per qualcosa di carino c'erano tutti. Attenzione ho detto carino eh, non bello. La storia la salvo, così come gli effetti speciali, la scelta delle femmine, il segretario mascio, ecc, ecc. Quello che proprio non va sono i dialoghi e più nello specifico le battute. Le battute santo cielo! Se mi metti alla regia un Paul Feig d'altronde che possiamo pretendere; e glielo fai pure scrivere tra l'altro! Questo doveva essere un film alla Simon Pegg. Poverine le ragazze ci provano pure, perché son brave e si vede, ma non c'è proprio niente da fare con una scrittura così piatta.
Potevano venirne fuori bene dal confronto con l'originale se avessero scelto lo scrittore giusto, invece così il giudizio è impietoso. Bocciatissimo; non sprecate soldi al cinema, io ci ho portato i bambini che si sono divertiti, ma neanche più di tanto. Ecco un'altra cosa: se fai un film palesemente per famiglie a che serve infilarci qualche parolaccia di cattivo gusto?
Visualizzazione post con etichetta Sigourney Weaver. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Sigourney Weaver. Mostra tutti i post
sabato 6 agosto 2016
GHOSTBUSTERS (2016)
Etichette:
Andy García,
azione,
Bill Murray,
Charles Dance,
Chris Hemsworth,
cinema,
commedia,
ghostbusters,
Ivan Reitman,
Kate McKinnon,
Kristen Wiig,
Leslie Jones,
Melissa McCarthy,
Paul Feig,
reboot,
Sigourney Weaver
giovedì 22 gennaio 2015
EXODUS - Dei e Re
Lasciamo perdere illustri predecessori e vediamo come se la cava Scotty con una delle storie più conosciute di sempre. Il regista sembra fossilizzato su alcune tematiche del suo Massimo Decimo riproponendole in versione tritapalle qui. La prima parte, seppur fatta bene per carità, è un po' lunga e finisce per annoiare; per fortuna dalle piaghe in poi è un bel vedere. Visivamente è uno spettacolo: costumi, fotografia, scenografia ed effetti speciali sono magnifici. La sceneggiatura è un po' debole e la scelta di rendere plausibile scientificamente la vicenda, finisce per indebolirla. Come per Noah il giudizio si divide tra Cristiano e Cinefilo: il primo non è chiaramente soddisfatto e la scelta del regista sulla rappresentazione di Dio, sebbene renda chiaro il suo pensiero, è opinabile così come le parole che escono, in alcuni frangenti del film, dalla bocca dei protagonisti. Il secondo si ritiene moderatamente appagato.
Iscriviti a:
Post (Atom)