Di più. Questo film è tutto di più. Più azione, più cattivi, più effetti speciali, più minuti, più, più, più...
Non sono d'accordo completamente con chi dice che c'è poco spazio per l'approfondimento psicologico dei personaggi. Certo i caratteri sono abbozzati ma in un film del genere non è possibile fare di più (ma?!) perché l'azione la fa da padrona. Molto vicino al comic, mi è piaciuto nonostante qualche scena e qualche dialogo un po' "vabbé". Non vedo l'ora del terzo per un bel versus con la trilogia di Raimi.
domenica 11 maggio 2014
THE AMAZING SPIDER-MAN 2 - Il potere di Electro
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venerdì 2 maggio 2014
REAL STEEL
Perché i robottoni ci piacciono troppissimo!
Recuperiamo questo minestrone in cui hanno messo: un po' di Rocky, un po' di Over the top e un po' di tutta la miriade di film per famiglie degli anni passati. Alla fine è venuto bene (si nota lo zampino di Spilberg) perché i combattimenti sono fighi, il duo padre/figlio funziona e non ci sono parolacce o scene "imbarazzanti", per cui si lascia vedere tranquillamente con la prole. Solito sogno americano, ma piacevole sia nella regia che nella fotografia ed effetti speciali (mai ingombranti)
Sbaglio o c'è una piccola citazione su Astro Boy nel film?!
Recuperiamo questo minestrone in cui hanno messo: un po' di Rocky, un po' di Over the top e un po' di tutta la miriade di film per famiglie degli anni passati. Alla fine è venuto bene (si nota lo zampino di Spilberg) perché i combattimenti sono fighi, il duo padre/figlio funziona e non ci sono parolacce o scene "imbarazzanti", per cui si lascia vedere tranquillamente con la prole. Solito sogno americano, ma piacevole sia nella regia che nella fotografia ed effetti speciali (mai ingombranti)
Sbaglio o c'è una piccola citazione su Astro Boy nel film?!
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sabato 26 aprile 2014
RANGO
Rango è artisticamente eccellente. Un western classicamente sporco e polveroso. Inoltre è girato veramente bene. L'idea di base è pur sempre la solita storia di equivoci alla A Bug's life, col pusillanime dal cuore d'oro che si finge eroe, ma le numerose citazioni, l'anima profondamente Leonica e il carattere drammatico della storia ne fa più un film per adulti che per bambini; pur non sottraendosi alla regola della scorreggia. Si ride pochissimo, ma si riflette abbastanza durante la visione e questo è sufficiente a elevarlo sopra la media. Se non l'avete visto vi consiglio vivamente di recuperarlo.
domenica 20 aprile 2014
NOAH
Doppio giudizio per il nonno Noè. Da un lato c'è un film spettacolare, visivamente appagante ed emotivamente intenso. Le scelte fantasy sono per la maggior parte accettabili tranne forse quella del Matusa con spada infuocata e superpoteri. Dilemmi morali importanti, forse trasmessi attraverso un po' troppa retorica spicciola, ma comunque interessanti, sopratutto nella seconda parte.
Dall'altro lato non comprendo alcune scelte che si discostano in maniera ingiustificata dal testo biblico, distorcendone il significato; e non parlo delle libertà prese in chiave fantasy o caratteriali dei protagonisti, ma di parti importanti del racconto. Per esempio Noè è stato un predicatore con a cuore le sorti dell'umanità e non è stato lui ad impedire alle genti di entrare nell'arca. Potrei citarne altre ma rischierei lo spoiler. In sostanza l'adesione alla storia originale in alcune parti non avrebbe inficiato minimamente i quesiti che il regista voleva sollevare e che rimangono comunque interessanti. In definitiva, come appassionato di cinema sono soddisfatto, mentre come credente non completamente.
Dall'altro lato non comprendo alcune scelte che si discostano in maniera ingiustificata dal testo biblico, distorcendone il significato; e non parlo delle libertà prese in chiave fantasy o caratteriali dei protagonisti, ma di parti importanti del racconto. Per esempio Noè è stato un predicatore con a cuore le sorti dell'umanità e non è stato lui ad impedire alle genti di entrare nell'arca. Potrei citarne altre ma rischierei lo spoiler. In sostanza l'adesione alla storia originale in alcune parti non avrebbe inficiato minimamente i quesiti che il regista voleva sollevare e che rimangono comunque interessanti. In definitiva, come appassionato di cinema sono soddisfatto, mentre come credente non completamente.
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venerdì 11 aprile 2014
LO HOBBIT - La desolazione di Smaug
Soprassediamo sul perché me lo sono perso al cinema (ti mangiassero i cani Giuseppe!) e l'ho dovuto recuperare a noleggio e vediamo se la storia dello stiracchiamento in tre film è fondata o meno...
No dai, non è tirato per le lunghe e ci sta tutto, anche le aggiunte. Sì, persino la Lilly, che molti dicono non c'entri 'na fava, non è poi così male; perché gli elfi del Reame Boscoso sono molto diversi da quelli di Gran Burrone. Sono molto meno elfosi (vedi: ce l'ho solo io!) e più umani. A parte quello schizzato del padre di Legolas. Se vogliamo trovare dei difetti, il principale è ovviamente il suo essere un film di collegamento; poi diciamo pure che la prima parte sfigura un po' in confronto alla seconda dove il mattatore è il drago, che da solo vale già la visione di tutto il mattone da 161 minuti primi.
No dai, non è tirato per le lunghe e ci sta tutto, anche le aggiunte. Sì, persino la Lilly, che molti dicono non c'entri 'na fava, non è poi così male; perché gli elfi del Reame Boscoso sono molto diversi da quelli di Gran Burrone. Sono molto meno elfosi (vedi: ce l'ho solo io!) e più umani. A parte quello schizzato del padre di Legolas. Se vogliamo trovare dei difetti, il principale è ovviamente il suo essere un film di collegamento; poi diciamo pure che la prima parte sfigura un po' in confronto alla seconda dove il mattatore è il drago, che da solo vale già la visione di tutto il mattone da 161 minuti primi.
venerdì 4 aprile 2014
SNOWPIERCER
Il film che avrebbe dovuto girare Neill Blomkamp. Perché i presupposti sono gli stessi, ma il risultato è di tutt'altro livello. Ok il budget non è lo stesso ed è palese e il team creativo di Elysium è su un altro livello, ma il risultato finale vede Snowpiercer primeggiare nettamente sul suo "rivale" di categoria. La storia la conosciamo, l'ambientazione post-apocalittica pure, ma personaggi e dialoghi perfetti rendono questo film epico. Aggiungiamoci pure uno spiegone finale da applausi e un Chris Evans incredibilmente in parte e non la versione Big Jim di Cap America e la ricetta per la miglior pellicola di fantascienza dell'anno è servita.
sabato 29 marzo 2014
JIMMY BOBO - Bullet to the Head
Il vecchio Sly ci prende gusto e dopo I Mercenari tira fuori questo action vecchio stile senza fronzoli. Battute da cerebroleso, mazzate a uffa e muscoli ipertrofici; non manca niente. Sembrerebbe un film da non toccare neanche con un bastone, ma che ci crediate o meno è addirittura intelligente, perché schiva abilmente molti clichè per concentrarsi su un solo obiettivo. Stallone è in età da pensione ormai, ma non lo nasconde. Ottimo boss fight finale in cui sforna una battuta da antologia.
martedì 25 marzo 2014
NYMPHOMANIAC
(questo spazio è da riempire a piacere con un commento preso a caso dalla rete. Tanto di questo "film" si è detto tutto e il contrario di tutto. Io non l'ho visto e non lo vedrò; il tempo è tiranno e ciò altro da fare. L'immagine vi tocca cercarla da soli che questo è un blog bacchettone.)
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sabato 22 marzo 2014
DISHONORED
Vi piacerebbe tanto giocare al nuovo Thief, ma come me amate la pezzentaggine e non vi sognate nemmeno di spendere quasi 70 sacchi al d-e-i-u-a-n? Allora prendetevi Dishonored a una decina di euro e vivete felici!
Tecnicamente pare un po' datato (anche quando uscì non era granchè), ma giocabilità e direzione artistica compensano egregiamente. L'ambientazione steampunk (anche se tecnicamente non lo è visto che non ci sono mezzi a vapore ;-) giustifica un gameplay basato su poteri soprannaturali, che abbinato a un level design che si sviluppa tanto in verticale quanto in orizzontale, offrendo molte strade per raggiungere l'obiettivo, garantisce un divertimento mai banale o troppo a prova di imbecille.
Tecnicamente pare un po' datato (anche quando uscì non era granchè), ma giocabilità e direzione artistica compensano egregiamente. L'ambientazione steampunk (anche se tecnicamente non lo è visto che non ci sono mezzi a vapore ;-) giustifica un gameplay basato su poteri soprannaturali, che abbinato a un level design che si sviluppa tanto in verticale quanto in orizzontale, offrendo molte strade per raggiungere l'obiettivo, garantisce un divertimento mai banale o troppo a prova di imbecille.
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giovedì 13 marzo 2014
KICK ASS franchise
Opera dal titolo raffinato questa.
Sotto la crosta di parolacce, violenza e sangue, c'è la denuncia sociale nel fumetto di Mark Millar e JRJR. Aspetto che in parte si è voluto conservare anche nei films, ma che, non osando mettere in scena in maniera fedele il comic, scadono nella retorica in favore di un animo più comico e di un target più giovane.
Mentre nel fumetto le vicende del loser Dave, ragazzo mediocre e pusillanime, spronano ad abbandonare una vita apatica e alienata verso il degrado sociale, nelle trasposizioni cinematografiche il messaggio perde di forza.
Il Dave di celluloide, stereotipo del perdente codardo, si contrappone al Dave di pellicola che è invece un frodo in versione steroidi, buffo ma piuttosto cool per certi versi. Se il primo lo prenderesti a bastonate sulle gengive per quanto è inutile, il secondo lo vorresti come migliore amico; ma Dave fumetto rende molto più potente il messaggio che sta alla base della sua rinascita come Kick-Ass.
I film sono divertenti, ma i fumetti sono un vero pugno nello stomaco!
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