Noi ci siamo andati il 5 gennaio trovandoci la Befana, il che in teoria la renderebbe la grotta della Befana ma tantè. Perché poi Babbo Natale dovrebbe stare in una grotta non l'ho ancora capito... non era Gesù bambino quello? Quesiti esistenziali a parte la grotta è carina, ma quando ci si arriva dopo il tunnel si sta giusto qualche minuto a luci soffuse (così non riesci a fotografare con il telefonino) per fare la foto insieme a Babbo/Befana e si torna indietro.
Per quel poco che c'è da vedere è cara (10 euro a testa e solo i bambini sotto i tre anni non pagano). Se si va dopo il 24 dicembre non ci sono neanche le renne.
Il mercatino con prodotti tipici è grande e gustoso, anche se alcune bancarelle erano chiuse; al centro c'è un piccolo tendone da circo con uno spettacolo di clown compreso nel biglietto che ha fatto sbellicare i bambini, davvero bravi i ragazzi della compagnia.
C'è anche un bruco-mela travestito da slitta e una tristissima "fattoria" del folletto. Nonostante le solite furbate da quattro soldi è comunque una gita abbastanza divertente per i figli e golosa per i grandi.
Questo libro è Il codice da Vinci scritto bene.
Dove il best seller di Dan era una sequela di spiegoni inframezzati da altri spiegoni, quello di Donato è molto più avvincente e meglio strutturato. L'ossatura è studiata e programmata al millesimo e tratteggia dei personaggi in modo magistrale. Per deformazione professionale è molto simile alla sceneggiatura di un film ed è chiaramente un romanzo commerciale, quindi abbonda di cliché e alcuni colpi di scena sono un po' telefonati, ma ad avercene di thriller fatti così. Carrisi scrive molto bene e a parte qualche calo di stile confeziona un ottimo prodotto da ombrellone.
Beh che vi aspettavate da un film in cui delle tartarughe e un topo diventano antropomorfe grazie ad un siero mutante e vanno in giro a dare mazzate ai cattivi a suon di mosse ninja?! D'accordo che tutti avremmo preferito una versione molto più dark, ma questo è chiaramente un film per ggiovani ed è in linea con la prima serie televisiva. La trama è scritta come al solito da una scimmia, ma c'è spazio anche per qualche strizzatina d'occhi agli adulti nostalgici. E' stato reso bene il fatto che le turtles si comportino come adolescenti e sono ben distinte tra loro anche nel look. Quello che non mi è proprio piaciuto è lo Shredder transformer che Bay pare debba ficcare ovunque e la scena d'azione in montagna che è veramente scema. Per il resto è un film divertente.
Gomorra è la serie tv più importante di quest'anno. Dici: <<e vabbè solo perché è italiana>>. No no, lo dico perché questa serie ha un'importanza sociale.
Se parliamo da un punto di vista puramente artistico, pur essendo molto bella, True Detective è veramente un altro pianeta, ma la serie di Nic Pizzolato è comunque intrattenimento fine a se stesso. Gomorra - La serie ti fa affezionare ai personaggi per poi ribaltarli a metà stagione e farteli vedere per quello che sono veramente; ti apre gli occhi su un mondo che non conosci.
Come denunciato nel libro, Saviano mette in guardia dal mitizzare questi biechi personaggi, implorando i ragazzi di quelle zone a rendersi conto che hanno a che fare con degli spietati assassini senza cuore.
Ecco che Cirù si rivela in tutta la sua freddezza e tutto crolla come un castello di carte. Aggiungeteci anche un ottimo cast, (spettacolare Gennarino e la sua trasformazione) bella regia e fotografia, ottimi dialoghi e il pacchetto è completo. E' una serie veramente imperdibile.
Se siete dei sognatori questo posto piacerà non solo ai vostri figli, ma sicuramente anche a voi. Ma cos'è? Un parco in cui vi sono delle statue di mostri.
Di dimensioni ragguardevoli, sono molto suggestive e il verde che le circonda contribuisce a creare una atmosfera surreale.
Il tutto è tenuto con cura anche se probabilmente solo di recente si è deciso di sfruttarlo a pieno e di "recuperarlo". Si perché alcune statue sono letteralmente cucite con delle pezze in metallo.
Niente di grave, ma rovinano un po' la magia del posto.
L'area ristoro e souvenir sono realizzate molto bene e molto attrezzate. C'è anche un piccolo parco giochi per i più piccoli.
Si gira tutto in poco più di un ora e il biglietto è abbastanza caro, sopratutto il ridotto.
Se ci andate vi consiglio di arrivare per l'orario di apertura, la mattina, perché quando non c'è nessuno è ancora più bello; verso le dieci si riempie di gente. Evidentemente è più conosciuto di quello che pensassi.
Non sono un lettore abituale di DD e forse per questo credo di poter esprimere un giudizio abbastanza obiettivo sul primo numero della fase due del nuovo corso dell'Old Boy curato da Recchioni. Partendo dall'aspetto grafico questo è un numero speciale perché tutto a colori e devo dire di aver apprezzato sia i disegni di Mari che i colori di De Felici. La storia di Recchioni per quanto attinga a piene mani da tutto il panorama fantascientifico del cinema, lo fa apertamente e lo fa bene. Il minestrone è uscito bene ed è condito, sopratutto nella parte finale, da tipici elementi Dylaniani. Ovviamente Recchioni ci mette del suo e imbastisce una storia affascinante e dal buon ritmo. Aspettiamo il prossimo numero per vedere effettivamente come sarà il nuovo DD e le novità che verranno inserite, a partire dal pensionamento di Bloch, per capire se Roberto sia riuscito o meno nel suo intento di svecchiare un personaggio che nonostante le apparenze sentiva il peso degli anni.
Non posso esimermi dallo scrivere qualcosa su TLOU. Tutti ne hanno parlato e lo hanno giustamente esaltato con quella parola che odio tanto. Sì perché è veramente bello non ci sono dubbi, quasi esente da difetti. Quel quasi sarebbe una storia poco originale, una relativa facilità generale e un parco nemici non proprio vario. Per il resto è LA storia definitiva degli zombie e del mondo che va a donnine allegre. Tutto bellissimo ma: hey! smettiamola con quella maledetta parola!
Perdendo in originalità ma guadagnandoci in spessore, la Dreamworks ci regala (si fa per dire con quello che costa il biglietto; grazie tessera Ikea XD) un ottimo sequel. Tecnicamente eccellente, con personaggi ben approfonditi, belle scene d'azione, scenografie mozzafiato, momenti drammatici ed emozionanti; espande tutto il mondo creato nel primo. Più classico e meno sfrontato del suo predecessore, ma non per questo inferiore, supera brillantemente la prova marmocchi e li fa addirittura commuovere. Bella la palese citazione miyazakiana.
Discreto momento per la fantascienza. Per quanto mi riguarda questo si piazza al secondo posto delle uscite recenti, certo di molto sotto a Snowpiercer, ma comunque sopra ad Apes Revolution. Perché? bhè perché pur essendo l'ennesima rivisitazione de Il giorno della marmotta è capace di essere ironico, senza lungaggini e con due protagonisti in parte. Poi ora vanno di moda gli esoscheletri che volete di più.
Pur se con un regista diverso e orfano di James Franco, questo sequel continua quanto di buono fatto in precedenza. E' il trionfo della CGI e degli attori digitali ed è anche il trionfo di Andy Serkis. Difatti il protagonista assoluto è la scimmia Cesare che con le sue pose da figo surclassa di parecchie lunghezze molti eroi umani, tutto merito del buon Serkis dicevamo e della sua eccezionale mimica. Il resto è ordinaria amministrazione, seppure di alto livello. Trama banalotta, ma sviluppata bene, dialoghi decenti, scenografia eccellente. Un filo lunghetto, ma scorre via bene. Quindi forza, aprire il portafoglio che ora di Interstellar ce ne vuole!
.jpg)
